Archivio internazionale bahai
L'Archivio internazionale bahá'í fu il primo importante edificio ad essere costruito nell'Arco Bahá'í a Haifa, in Israele: contiene, fra l'altro, dei ricordi sacri e rari legati alla storia della Religione bahá'í.
Contiene, infatti, una fotografia di Bahá'u'lláh compresi disegni e quadri che raffigurano il Báb e Bahá'u'lláh; oltre ad oggetti a loro appartenuti.
Queste 'reliquie' sono oggetto di cura e di rispetto da parte dei Bahá'í, che preferiscono visitarle in un'atmosfera di raccoglimento, evocando il valore spirituale ad esse implicito, piuttosto che in altri posti, tipo internet, dove possono esser visibili, anzi ritengono frivola e blasfema l'esposizione di tali foto al di fuori dell'Archivio internazionale, o di occasioni specialissime autorizzate dalla Casa Universale di Giustizia, anche se a titolo informativo[1].
Shoghi Effendi, a partire dalla fine degli anni '40 iniziò a sviluppare il Centro Mondiale bahá'í, completando la sovrastruttura al mausoleo del Báb e costruendo l'edificio dell'Archivio Internazionale bahá'í, con l'abbellimento dei giardini di Bahji, ad Acri, dove è presente la sepoltura di Bahá'u'lláh. Per l'Archivio scelse uno stile neoclassico ispirato al Partenone di Atene[2].
Questa scelta di Shoghi Effendi si basò sulla bellezza classica del Partenone che aveva sfidato i secoli[3].
I capitelli delle cinquanta colonne sono di tipo ionico piuttosto che dorico.
L'Archivio fu completato nel 1957; Shoghi Effendi, tuttavia, non visse abbastanza per curarne gli interni, che furono completati da Rúhíyyih Khanum, sua moglie[3].
Precedentemente alla costruzione dell'Archivio furono utilizzati temporaneamente, come archivio, alcuni locali del mausoleo del Báb e i locali del Dipartimento per i Luoghi Sacri.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La posizione del Centro mondiale bahai in merito alla pubblicazione di foto di Bahá'u'lláh è espressa nella nota ufficiale del 4 settembre 1999 qui riportata: «For Bahá'ís, the photograph of Bahá'u'lláh is very precious and it should not only be viewed but also handled with due reverence and respect, which is not the case here. Thus, it is indeed disturbing to Bahá'ís to have the image of Bahá'u'lláh treated in such a disrespectful way. However, as the creator of the site is not a Bahá'í, there is little, if anything, that can be done to address this matter. We hope these comments have been of assistance.» Office for Public Information Bahai.
- ^ Peter Smith, Op. cit. in bibliografia.
- ^ a b Peter Smith, Op. cit.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ugo Giachery, Shoghi Effendi - Reflections. Oxford, George Ronald, 1973. ISBN 0853980500.
- Ruhiyyih Rabbani, The Ministry of the Custodians 1957-1963. Bahá'í World Centre, 1992. ISBN 085398350X.
- Ruhiyyih Rabbani, The Priceless Pearl. London, Bahá'í Publishing Trust, 2000. ISBN 1870989910.
- Peter Smith, A concise encyclopedia of the Bahá'í Faith. Oxford, Oneworld Publications, 2000. ISBN 1851681841.
- Riaz Khadem, Shoghi Effendi in Oxford. Oxford, George Ronald, 1999. ISBN 0853984239.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Archivio Internazionale Bahai
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su bahai.bwc.org.